La mattina del 17 ottobre insieme alla mia classe, e con l'aiuto del professor Manfredini e la professoressa Marangoni, abbiamo realizzato un chimigramma.
Un chimigramma è una fotografia ottenuta in luce ambiente (noi abbiamo usato la luce artificiale della nostra classe) e abbiamo usato una tecnica off-camera, cioè senza macchina fotografica.
Per realizzarlo abbiamo utilizzato tre vaschette:
- Nella prima c'era una parte di idrochenone e 9 di acqua. Questo formava lo sviluppo.
- Nella seconda abbiamo messo dell' acqua che che serviva per l'arresto.
- Nella terza abbiamo messo una parte di idrosolfato di sodio e 4 di acqua per formare il fissaggio.
Abbiamo creato due fotografie: con una siamo partiti dal fissaggio, mentre con l'altra siamo partiti con lo sviluppo.
Per fare la prima foto sono partita dal fissagio.
Per farla ho bagnato la mano di fissaggio e l'ho appoggiata sulla carta fotosensibile, il fissaggio scioglie i sali d'argento presenti sulla carta che esposti alla luce dell'azione dello sviluppo che annerirebbe i sali trasformandoli in argento metallico. Poi ho immerso la fotografia nel'arresto e infine nello sviluppo che serve per velocizzare il processo di riduzione del sale d'argento in argento metallico. In questo modo il resto della fotografia si è annerito, lasciando un impronta bianca su sfondo nero.
Per la seconda foto ho fatto il contrario, ho bagnato la mano di sviluppo per velocizzare il processo di annerimento, poi ho immerso la fotografia nell'arresto e infine nel fissaggio, così i sali d'argento si sono sciolti e non si sarebbero più scuriti alla luce del sole.
Alla fine abbiamo risciacquato entrambe le foto in acqua corrente.
Questo esercizio ci è servito per prendere confidenza con gli elementi base che servono per produrre una fotografia.
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Mano scheletro |
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Mani astigmatiche |